Sto finendo di leggere il libro di Paul Roberts "
La fine del cibo" (Tra l'altro lui è anche autore di
Dopo il Petrolio, libri consigliatissimi entrambi) e sono arrivato alla parte intrigante, ossia gli scenari, benissimo, gli scenari sulle risorse alimentari sono a dir poco inquietanti. Ecco cosa dice Paul:
Vista la forza della riluttanza del sistema alimentare a cambiare e le numerose forze politiche, economiche e culturali allineate a favore dello status quo non c'é da stupirsi che il vero cambiamento possa arrivare solo dall'esterno del sistema sotto forma di crisi o shock che lo obbligano ad evolvere. (Disastro imprevisto e potenzialmente catastrofico)
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Immaginiamo, per esempio, che esploda infine quell'epidemia di influenza aviaria che la maggior parte degli esperti ritiene inveitabile [...] scenari credibili come quelli disegnati dal Lowy Institute for International Policy di Sidney:
- Nei paesi meno sviluppati [...] morirebbero circa 3 milioni di persone
- La Cina e L'India perderebbero oltre 5 milioni di persone [...]
- 200.000 decessi negli USA
secondo le stime un focolaio del genere costerebbe ad ogni famiglia 2.200 U$.
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Certo qualche cauto ottimista ha sostenuto che le probabilità che si giunga ad una epidemia del genere sono relativamente piccole [...] Ma queste argomentazioni ignorano il fatto che l'influenza aviaria è una delle tante bombe che potrebbero, plausibilmente, colpire il moderno sistema alimentare. Un picco nei prezzi del petrolio, una serie di eventi climatici estremi [...] l'esaurimento di una qualunque delle falde acquifere fondamentali, anche una sola di queste condizioni produrrebbe un onda d'urto di grandissima portata.
(continua...)